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Sonoramente Classici
Sonoramente Classici

Il suono delle meraviglie: Paola Erdas e il festival Wunderkammer raccontati a Sonoramente Classici

Radio Capodistria

10.10.2025 25 min

Il suono delle meraviglie: Paola Erdas e il festival Wunderkammer raccontati a Sonoramente Classici

Radio Capodistria

10.10.2025 25 min

Sonoramente classici intervista Paola Erdas che ci racconta il Festival Wunderkammer 2025.

Foto: Radio Capodistria

Torna a Trieste, dal 17 al 21 ottobre, il Festival Wunderkammer, rassegna internazionale di musica antica che festeggia quest’anno il traguardo dei vent’anni.
Diretto dalla clavicembalista Paola Erdas, il festival propone un programma dal titolo evocativo, Janas, ispirato alle leggendarie fate sarde: creature misteriose, simbolo di creatività, femminilità e trasformazione.
«Le Janas sono un po’ come la musica antica», spiega Erdas. «Vivono in uno spazio sospeso tra visibile e invisibile, tra tradizione e invenzione. E come loro, il nostro festival cerca di tessere fili tra epoche e linguaggi diversi.»

Un’apertura tra Bach e hip-hop
Il cartellone si apre il 17 ottobre al Teatro Miela con l’ensemble francese Le Concert de l’Hostel Dieu, protagonista di un sorprendente dialogo tra musica barocca e danza hip-hop. Una contaminazione spettacolare che ben rappresenta lo spirito di Wunderkammer: esplorare il passato per reinventarlo nel presente.

Dall’intimità del clavicembalo al gioco per famiglie
Il 18 ottobre si entra nel cuore del festival con il recital del clavicembalista Jean-Marc Aymes alla Chiesa Luterana, dedicato a Johann Jakob Froberger, figura cosmopolita e poetica del Seicento.
Nel pomeriggio, spazio alla fantasia e ai più piccoli con Il Mago DouDou, spettacolo musicale e teatrale per famiglie, mentre la sera la Torre del Lloyd ospita Le Mandorle, giovane ensemble francese vincitore del programma europeo S-Eeemerging, che porta a Trieste la freschezza delle nuove generazioni di interpreti.

Jadran Duncumb, liuto

Liuti, arpe e corpi in equilibrio
La giornata del 19 ottobre si apre al Museo Sartorio con il liutista Jadran Duncumb, che presenta il suo ultimo lavoro dedicato a Bach, in un recital di grande intensità e raffinatezza.
Nel pomeriggio, un incontro tra musica e poesia con Giovanni Bellini, e in serata, al Teatro Miela, il progetto più visionario di questa edizione: “Barocco in Bilico”, con Chiara Granata (arpa barocca) e Sarah Giulia Gibbon, performer che danza sospesa su trampoli e bastoni, in un gioco di equilibrio tra suono, gesto e vertigine.

Un gran finale tra Corelli e Vivaldi
Il 21 ottobre il sipario si chiude al Teatro Miela con un ensemble d’eccezione: il Quadro Janas, formato da Dorothee Oberlinger, Lorenzo Cavasanti, Paola Erdas e Jorge Alberto Guerrero.
Il concerto finale, dedicato a Corelli e Vivaldi, riunisce alcune delle voci più autorevoli della musica barocca europea, in un dialogo virtuosistico che sintetizza lo spirito stesso del festival: meraviglia, invenzione e incontro.

Un laboratorio di ascolto e immaginazione
Con i suoi concerti diffusi in teatri, chiese e musei cittadini, Wunderkammer continua a trasformare Trieste in una camera delle meraviglie, dove la musica diventa esperienza viva, collettiva e riflessiva.

Da vent’anni, il festival diretto da Paola Erdas dimostra che la musica antica non appartiene al passato, ma è un linguaggio sempre capace di interrogare il presente — con grazia, profondità e curiosità.

 

Luisa Antoni

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Sonoramente classici intervista Paola Erdas che ci racconta il Festival Wunderkammer 2025.

Foto: Radio Capodistria

Torna a Trieste, dal 17 al 21 ottobre, il Festival Wunderkammer, rassegna internazionale di musica antica che festeggia quest’anno il traguardo dei vent’anni.
Diretto dalla clavicembalista Paola Erdas, il festival propone un programma dal titolo evocativo, Janas, ispirato alle leggendarie fate sarde: creature misteriose, simbolo di creatività, femminilità e trasformazione.
«Le Janas sono un po’ come la musica antica», spiega Erdas. «Vivono in uno spazio sospeso tra visibile e invisibile, tra tradizione e invenzione. E come loro, il nostro festival cerca di tessere fili tra epoche e linguaggi diversi.»

Un’apertura tra Bach e hip-hop
Il cartellone si apre il 17 ottobre al Teatro Miela con l’ensemble francese Le Concert de l’Hostel Dieu, protagonista di un sorprendente dialogo tra musica barocca e danza hip-hop. Una contaminazione spettacolare che ben rappresenta lo spirito di Wunderkammer: esplorare il passato per reinventarlo nel presente.

Dall’intimità del clavicembalo al gioco per famiglie
Il 18 ottobre si entra nel cuore del festival con il recital del clavicembalista Jean-Marc Aymes alla Chiesa Luterana, dedicato a Johann Jakob Froberger, figura cosmopolita e poetica del Seicento.
Nel pomeriggio, spazio alla fantasia e ai più piccoli con Il Mago DouDou, spettacolo musicale e teatrale per famiglie, mentre la sera la Torre del Lloyd ospita Le Mandorle, giovane ensemble francese vincitore del programma europeo S-Eeemerging, che porta a Trieste la freschezza delle nuove generazioni di interpreti.

Jadran Duncumb, liuto

Liuti, arpe e corpi in equilibrio
La giornata del 19 ottobre si apre al Museo Sartorio con il liutista Jadran Duncumb, che presenta il suo ultimo lavoro dedicato a Bach, in un recital di grande intensità e raffinatezza.
Nel pomeriggio, un incontro tra musica e poesia con Giovanni Bellini, e in serata, al Teatro Miela, il progetto più visionario di questa edizione: “Barocco in Bilico”, con Chiara Granata (arpa barocca) e Sarah Giulia Gibbon, performer che danza sospesa su trampoli e bastoni, in un gioco di equilibrio tra suono, gesto e vertigine.

Un gran finale tra Corelli e Vivaldi
Il 21 ottobre il sipario si chiude al Teatro Miela con un ensemble d’eccezione: il Quadro Janas, formato da Dorothee Oberlinger, Lorenzo Cavasanti, Paola Erdas e Jorge Alberto Guerrero.
Il concerto finale, dedicato a Corelli e Vivaldi, riunisce alcune delle voci più autorevoli della musica barocca europea, in un dialogo virtuosistico che sintetizza lo spirito stesso del festival: meraviglia, invenzione e incontro.

Un laboratorio di ascolto e immaginazione
Con i suoi concerti diffusi in teatri, chiese e musei cittadini, Wunderkammer continua a trasformare Trieste in una camera delle meraviglie, dove la musica diventa esperienza viva, collettiva e riflessiva.

Da vent’anni, il festival diretto da Paola Erdas dimostra che la musica antica non appartiene al passato, ma è un linguaggio sempre capace di interrogare il presente — con grazia, profondità e curiosità.

 

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