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I nostri ospiti della settimana
Ferragosto un po' particolare in Italia, con i cittadini obbligati a destreggiarsi tre la regole anti-contagio e l'osteggiato (da alcuni) green pass. Annunciati controlli della polizia in borghese, per evitare assembramenti ed un'attenzione particolare a chi cerca di aggirare i regolamenti, soprattutto con Qr falsi condivisi sui social. Accortezza anche per eventuali "discoteche clandestine".
Ferragosto un po' particolare in Italia, con i cittadini obbligati a destreggiarsi tre la regole anti-contagio e l'osteggiato (da alcuni) green pass. Annunciati controlli della polizia in borghese, per evitare assembramenti ed un'attenzione particolare a chi cerca di aggirare i regolamenti, soprattutto con Qr falsi condivisi sui social. Accortezza anche per eventuali "discoteche clandestine".
I nostri ospiti della settimana
Debutto internazionale per Mariano Sabatini, giornalista e scrittore. Il suo pluripremiato romanzo "L'inganno dell'ipposcastano" è fresco di stampa in lingua francese per Actes Sud e attualmente dispnibile in Francia, Belgio e Canada. La sua gioia, le sue emozioni e i prossimi impegni affiancati, come sempre, a delle buone letture.
Debutto internazionale per Mariano Sabatini, giornalista e scrittore. Il suo pluripremiato romanzo "L'inganno dell'ipposcastano" è fresco di stampa in lingua francese per Actes Sud e attualmente dispnibile in Francia, Belgio e Canada. La sua gioia, le sue emozioni e i prossimi impegni affiancati, come sempre, a delle buone letture.
I nostri ospiti della settimana
Marco di Tillo affida un nuovo caso all'ispettore Sangermano, laico consacrato che vive in una parrocchia e che oltre a fare il suo mestiere si occupa di ragazzi tossicodipendenti, di emarginati senza tetto e di coppie in crisi.
Marco di Tillo affida un nuovo caso all'ispettore Sangermano, laico consacrato che vive in una parrocchia e che oltre a fare il suo mestiere si occupa di ragazzi tossicodipendenti, di emarginati senza tetto e di coppie in crisi.
I nostri ospiti della settimana
Una storia cupa e angosciosa ambientata in una Venezia d'altri tempi, un romanzo che fonda le sue radici in fatti storici e credenze popolari. Il talento di una scrittrice italiana che vive e lavora in Germania, Giada Trebeschi.
Una storia cupa e angosciosa ambientata in una Venezia d'altri tempi, un romanzo che fonda le sue radici in fatti storici e credenze popolari. Il talento di una scrittrice italiana che vive e lavora in Germania, Giada Trebeschi.
I nostri ospiti della settimana
Mariano Sabatini e il suo secondo avvincente romanzo "Primo venne Caino" (Salani editore), un thriller con protagonista Leo Malinverno, affascinante giornalista d'inchiesta, alle prese con un serial killer spietato e sfuggente, detto 'il tatuatore".
Mariano Sabatini e il suo secondo avvincente romanzo "Primo venne Caino" (Salani editore), un thriller con protagonista Leo Malinverno, affascinante giornalista d'inchiesta, alle prese con un serial killer spietato e sfuggente, detto 'il tatuatore".
I nostri ospiti della settimana
Emanuela Incarbone, intervistata da Marisa Macchi, ci presenta la mostra NON iO - non solo fotografia, progetto collettivo inserito all'interno di Trieste Photo Days, festival internazionale della fotografia urbana che si terra nel capoluogo giuliano dal 24 ottobre al 13 novembre 2017.
Emanuela Incarbone, intervistata da Marisa Macchi, ci presenta la mostra NON iO - non solo fotografia, progetto collettivo inserito all'interno di Trieste Photo Days, festival internazionale della fotografia urbana che si terra nel capoluogo giuliano dal 24 ottobre al 13 novembre 2017.
I nostri ospiti della settimana
Possiamo raccontare per immagini come funziona il nostro cervello? Possiamo spiegarlo ai lettori e alle lettrici piu' giovani? E i fumetti possono essere utili in questo? Queste domande trovano una possibile risposta grazie a una chiacchierata con Matteo Farinella (ricercatore in neuroscienze e divulgazione scientifica e fumettista) alla Fiera del libro per Ragazzi a Bologna dove ha presentato il suo ultimo libro "Belvenuti a Cervellopoli" di Editoriale Scienza.
Possiamo raccontare per immagini come funziona il nostro cervello? Possiamo spiegarlo ai lettori e alle lettrici piu' giovani? E i fumetti possono essere utili in questo? Queste domande trovano una possibile risposta grazie a una chiacchierata con Matteo Farinella (ricercatore in neuroscienze e divulgazione scientifica e fumettista) alla Fiera del libro per Ragazzi a Bologna dove ha presentato il suo ultimo libro "Belvenuti a Cervellopoli" di Editoriale Scienza.
I nostri ospiti della settimana
La scienza e' un gioco da ragazze? Ci colleghiamo con Vichi De Marchi, giornalista e scrittrice, alla fiera del libro per ragazzi di Bologna, per discutere sui perche' i libri di scienza non vengano considerati adatti a bambine e ragazze. La biografia di Sofia Kovalevskaya raccontata da Vichi De Marchi diventa un esempio per sottolineare il ruolo femminile nella storia, nella societa' e nella scienza.
La scienza e' un gioco da ragazze? Ci colleghiamo con Vichi De Marchi, giornalista e scrittrice, alla fiera del libro per ragazzi di Bologna, per discutere sui perche' i libri di scienza non vengano considerati adatti a bambine e ragazze. La biografia di Sofia Kovalevskaya raccontata da Vichi De Marchi diventa un esempio per sottolineare il ruolo femminile nella storia, nella societa' e nella scienza.
I nostri ospiti della settimana
Paola Del Negro, direttrice della sezione Oceanografia dell'OGS di Trieste, ci presenta gli appuntamenti in occasione della giornata mondiale dell'acqua 2017, soffermandosi sul tema delle microplastice nell'alto Adriatico.
Paola Del Negro, direttrice della sezione Oceanografia dell'OGS di Trieste, ci presenta gli appuntamenti in occasione della giornata mondiale dell'acqua 2017, soffermandosi sul tema delle microplastice nell'alto Adriatico.
I nostri ospiti della settimana
Martedi 21 e mercoledi 22 marzo 2017, in occasione della giornata mondiale della meteorologia, l'ARPA OSMER assieme all’UMFVG predisporra presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Trieste una serie di laboratori interattivi sulla meteorologia aperti alle scuole medie ed elementari della citta. A condurre le attivita nelle due mattinate saranno gli studenti-tutor del Galilei, volontari di 4a e 5a liceo che hanno seguito un corso specifico extracurricolare di meteorologia, tenuto dall'ARPA OSMER. Sergio Nordio (ARPA OSMER FVG), Furio Pieri (Unione Meteorologica FVG), Sofia Bellina, Elisa Tiberio e Francesca Crocetti (Liceo scientifico Galileo Galilei di Trieste) ci raccontano questa esperienza.
Martedi 21 e mercoledi 22 marzo 2017, in occasione della giornata mondiale della meteorologia, l'ARPA OSMER assieme all’UMFVG predisporra presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Trieste una serie di laboratori interattivi sulla meteorologia aperti alle scuole medie ed elementari della citta. A condurre le attivita nelle due mattinate saranno gli studenti-tutor del Galilei, volontari di 4a e 5a liceo che hanno seguito un corso specifico extracurricolare di meteorologia, tenuto dall'ARPA OSMER. Sergio Nordio (ARPA OSMER FVG), Furio Pieri (Unione Meteorologica FVG), Sofia Bellina, Elisa Tiberio e Francesca Crocetti (Liceo scientifico Galileo Galilei di Trieste) ci raccontano questa esperienza.
I nostri ospiti della settimana
Marco Zennaro ci racconta cosa sta succedendo al Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam: un workshop di tre settimane per realizzare sensori per la misurazione della radioattivita'. 27 partecipanti da 25 paesi diversi si sono riuniti a Trieste per porre le basi di un progetto di citizen & science.
Marco Zennaro ci racconta cosa sta succedendo al Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam: un workshop di tre settimane per realizzare sensori per la misurazione della radioattivita'. 27 partecipanti da 25 paesi diversi si sono riuniti a Trieste per porre le basi di un progetto di citizen & science.
I nostri ospiti della settimana
In occasione della settimana del cervello 2017 Chiara Saviane, project manager del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA, ci presenta il calendario di eventi in programma a Trieste.
In occasione della settimana del cervello 2017 Chiara Saviane, project manager del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA, ci presenta il calendario di eventi in programma a Trieste.
I nostri ospiti della settimana
Con Gigi Padovani, autore insieme a Clara Padovani di "Tiramisu. Storia, curiosita, interpretazioni del dolce piu amato" (Giunti Editore) a Eataly Trieste per festeggiare il Tiramisuday, ma soprattutto per conoscere le origini del dolce italiano piu famoso nel mondo.
Con Gigi Padovani, autore insieme a Clara Padovani di "Tiramisu. Storia, curiosita, interpretazioni del dolce piu amato" (Giunti Editore) a Eataly Trieste per festeggiare il Tiramisuday, ma soprattutto per conoscere le origini del dolce italiano piu famoso nel mondo.
I nostri ospiti della settimana
Come mantenere in forma il nostro cervello durante la Brain Awareness Week 2017? Giocando! Ce lo insegna il libro "ALLENAMENTE - giochi, attivita' e trucchi per allenare il cervello" pubblicato da Editoriale Scienza e presentato ai microfoni di Radio Capodistria da Carlo Carzan, coautore assieme a Sonia Scalco.
Come mantenere in forma il nostro cervello durante la Brain Awareness Week 2017? Giocando! Ce lo insegna il libro "ALLENAMENTE - giochi, attivita' e trucchi per allenare il cervello" pubblicato da Editoriale Scienza e presentato ai microfoni di Radio Capodistria da Carlo Carzan, coautore assieme a Sonia Scalco.
I nostri ospiti della settimana
SPICCHIO DI SCIENZA ci porta in una nuova orbita. Assieme a MASSIMO RAMELLA, astronomo INAF Trieste, parliamo della scoperta del nuovo sistema planetario Trappist-1.
SPICCHIO DI SCIENZA ci porta in una nuova orbita. Assieme a MASSIMO RAMELLA, astronomo INAF Trieste, parliamo della scoperta del nuovo sistema planetario Trappist-1.
I nostri ospiti della settimana
Eva De Marco ci presenta l'evento TEDxUdine che questo 3 marzo 2017 tingera di rosso e di storie interessanti il castello di Udine.
Eva De Marco ci presenta l'evento TEDxUdine che questo 3 marzo 2017 tingera di rosso e di storie interessanti il castello di Udine.
I nostri ospiti della settimana
Navighiamo verso il Mare di Ross in Antartide e ci colleghiamo con la spedizione OGS Explora dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Undici ore di fuso orario ci separano da Michele Rebesco, geofisico e membro della missione, che in quest'intervista ci spiega gli obiettivi scientifici e la routine giornaliera della spedizione nel continente bianco.
Navighiamo verso il Mare di Ross in Antartide e ci colleghiamo con la spedizione OGS Explora dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Undici ore di fuso orario ci separano da Michele Rebesco, geofisico e membro della missione, che in quest'intervista ci spiega gli obiettivi scientifici e la routine giornaliera della spedizione nel continente bianco.
I nostri ospiti della settimana
FIESTA e uno dei quattro progetti che la Commissione Europea ha individuato come “best practice” per l’adozione delle misure presenti in “Energia pulita per tutti gli europei”, il programma che promuove la transizione verso un’economia green attraverso azioni capaci di accelerare l’innovazione e la competitivita delle imprese europee con investimenti in tecnologie pulite ed energie rinnovabili. Ne parliamo con FABIO TOMASI di AREA Science Park, responsabile del progetto.
FIESTA e uno dei quattro progetti che la Commissione Europea ha individuato come “best practice” per l’adozione delle misure presenti in “Energia pulita per tutti gli europei”, il programma che promuove la transizione verso un’economia green attraverso azioni capaci di accelerare l’innovazione e la competitivita delle imprese europee con investimenti in tecnologie pulite ed energie rinnovabili. Ne parliamo con FABIO TOMASI di AREA Science Park, responsabile del progetto.
I nostri ospiti della settimana
Stefano Bessoni - registra, illustratore e autore - e il tutor d’eccellenza del workshop ‘SULLE ORME DI TIM BURTON – BURATTINI PER STOP MOTION’ a cura di Associazione Culturale Mattador. Il workshop diventa il pretesto per raccontare in diretta telefonica come si realizza un puppet e un’animazione stop-motion e le meraviglie di questa forma d’arte.
Stefano Bessoni - registra, illustratore e autore - e il tutor d’eccellenza del workshop ‘SULLE ORME DI TIM BURTON – BURATTINI PER STOP MOTION’ a cura di Associazione Culturale Mattador. Il workshop diventa il pretesto per raccontare in diretta telefonica come si realizza un puppet e un’animazione stop-motion e le meraviglie di questa forma d’arte.
I nostri ospiti della settimana
Parole O_Stili e una community trasversale di giornalisti, manager, politici, docenti, comunicatori e influencer per contrastare l’ostilita dei linguaggi nei media, in particolare in rete. Parole O_Stili e un progetto collettivo nato per far riflettere sulla non neutralita delle parole e sull’importanza di sceglierle con cura. L’iniziativa avra il suo primo momento di confronto il 17 e 18 febbraio a Trieste. Ne parliamo al telefono con l’ideatrice Rosy Russo.
Parole O_Stili e una community trasversale di giornalisti, manager, politici, docenti, comunicatori e influencer per contrastare l’ostilita dei linguaggi nei media, in particolare in rete. Parole O_Stili e un progetto collettivo nato per far riflettere sulla non neutralita delle parole e sull’importanza di sceglierle con cura. L’iniziativa avra il suo primo momento di confronto il 17 e 18 febbraio a Trieste. Ne parliamo al telefono con l’ideatrice Rosy Russo.
I nostri ospiti della settimana
Intervista a Mimmo Tringale, autore di "Julia e la sequoia" Terra Nuova Edizioni. Una favola ecologica ispirata alla vicenda di Julia Butterfly Hill che visse 738 giorni su una sequoia per salvarla dalla deforestazione. Un albo illustrato che racconta l'amore per la natura e l'impegno per salvarla.
Intervista a Mimmo Tringale, autore di "Julia e la sequoia" Terra Nuova Edizioni. Una favola ecologica ispirata alla vicenda di Julia Butterfly Hill che visse 738 giorni su una sequoia per salvarla dalla deforestazione. Un albo illustrato che racconta l'amore per la natura e l'impegno per salvarla.
I nostri ospiti della settimana
Presentazione del libro "L'altra notte ha tremato Google Maps" di Michela Monferrini, pubblicato da Rrose Selavy. La nonna di Giordano non capisce cosa stia andando in onda, ma legge il nome del paese e comincia a ricordare le giornate trascorse in quei luoghi, le gite in motocicletta appena sposata, i pranzi nelle trattorie. Vorrebbe tornare li, per qualche ora. Non sa che dopo il terremoto del 24 agosto 2016 Amatrice non esiste piu. Ma come si puo portare qualcuno che non cammina in un paese che non c'e? Inizia cosi il viaggio in poltrona di Giordano e sua nonna dentro Google Maps, dove tutto e ancora in piedi.
Presentazione del libro "L'altra notte ha tremato Google Maps" di Michela Monferrini, pubblicato da Rrose Selavy. La nonna di Giordano non capisce cosa stia andando in onda, ma legge il nome del paese e comincia a ricordare le giornate trascorse in quei luoghi, le gite in motocicletta appena sposata, i pranzi nelle trattorie. Vorrebbe tornare li, per qualche ora. Non sa che dopo il terremoto del 24 agosto 2016 Amatrice non esiste piu. Ma come si puo portare qualcuno che non cammina in un paese che non c'e? Inizia cosi il viaggio in poltrona di Giordano e sua nonna dentro Google Maps, dove tutto e ancora in piedi.
I nostri ospiti della settimana
Intervista a Matilde Tiriticco, curatrice della mostra LE VEDUTE DI TRIESTE - MOSTRA PERSONALE DI ROBERTO DEL FRATE.
Intervista a Matilde Tiriticco, curatrice della mostra LE VEDUTE DI TRIESTE - MOSTRA PERSONALE DI ROBERTO DEL FRATE.
I nostri ospiti della settimana
Intervista a Matilde Tiriticco, curatrice della mostra LE VEDUTE DI TRIESTE - MOSTRA PERSONALE DI ROBERTO DEL FRATE.
Intervista a Matilde Tiriticco, curatrice della mostra LE VEDUTE DI TRIESTE - MOSTRA PERSONALE DI ROBERTO DEL FRATE.
I nostri ospiti della settimana
C'e un talent internazionale per divulgatori scientifici. Si chiama FAMELAB e da un po' di anni c'e anche in Italia. Scienziati e aspiranti tali salgono su un palco e raccontano la scienza che li appassiona in maniera divertente e coinvolgente a un pubblico non esperto. Aura Bernardi, vice direttrice dell'Immaginario Scientifico ci presenta la selezione locale di Trieste. In seguito Lorenzo Pizzuti ci racconta cosa significa essere il vincitore nazionale dell'edizione 2016. Con una manciata di consigli per diventare i campioni del 2017!
C'e un talent internazionale per divulgatori scientifici. Si chiama FAMELAB e da un po' di anni c'e anche in Italia. Scienziati e aspiranti tali salgono su un palco e raccontano la scienza che li appassiona in maniera divertente e coinvolgente a un pubblico non esperto. Aura Bernardi, vice direttrice dell'Immaginario Scientifico ci presenta la selezione locale di Trieste. In seguito Lorenzo Pizzuti ci racconta cosa significa essere il vincitore nazionale dell'edizione 2016. Con una manciata di consigli per diventare i campioni del 2017!
I nostri ospiti della settimana
Intervista a Giulia Livia, redattrice e giornalista di THE ITALIAN ZONE il magazine italiano finanziato da Fogolârs furlans a Londra.
Intervista a Giulia Livia, redattrice e giornalista di THE ITALIAN ZONE il magazine italiano finanziato da Fogolârs furlans a Londra.
I nostri ospiti della settimana
Intervista ad Antonio Giacomin, video designer, per discutere sul ruolo del cinema VR (virtual reality) e sulla sua pontenzialita in occasione del PANEL VIRTUAL REALITY al Trieste Film Festival.
Intervista ad Antonio Giacomin, video designer, per discutere sul ruolo del cinema VR (virtual reality) e sulla sua pontenzialita in occasione del PANEL VIRTUAL REALITY al Trieste Film Festival.
I nostri ospiti della settimana
LA COSCIENZA AUMENTATA La tecnologia sposa la letteratura e il matrimonio si celebra al Museo Sveviano di Trieste. Ai microfoni di Radio Capodistria Cristina Fenu ci accompagna in Svevo Virtual Tour, un allestimento 3.0 che rende visuale un museo e un archivio letterario. Una sfida affrontata in collaborazione con il Master in Digital Humanities dell'Universita Ca' Foscari di Venezia.
LA COSCIENZA AUMENTATA La tecnologia sposa la letteratura e il matrimonio si celebra al Museo Sveviano di Trieste. Ai microfoni di Radio Capodistria Cristina Fenu ci accompagna in Svevo Virtual Tour, un allestimento 3.0 che rende visuale un museo e un archivio letterario. Una sfida affrontata in collaborazione con il Master in Digital Humanities dell'Universita Ca' Foscari di Venezia.
I nostri ospiti della settimana
Sfogliare ''Sulle tracce degli antenati'' di Telmo Pievani per Editoriale Scienza significa seguire Luca, un intraprendente cucciolo di Homo sapiens alla ricerca degli antenati di tutta l’umanita. Un viaggio indietro nel tempo per percorrere a ritroso le tappe dell’evoluzione umana. Ce lo racconta l'autore.
Sfogliare ''Sulle tracce degli antenati'' di Telmo Pievani per Editoriale Scienza significa seguire Luca, un intraprendente cucciolo di Homo sapiens alla ricerca degli antenati di tutta l’umanita. Un viaggio indietro nel tempo per percorrere a ritroso le tappe dell’evoluzione umana. Ce lo racconta l'autore.
I nostri ospiti della settimana
Davide Cali e Marco Soma (autore e illustratore) presentano il loro ultimo libro appena pubblicato da KiteEdizioni. Un albo illustrato che con delicatezza e tenerezza ci porta nel mondo di Boris, un bambino-axolotl adottato da una coppia di esseri umani che ogni tanto sente la mancanza della palude.
Davide Cali e Marco Soma (autore e illustratore) presentano il loro ultimo libro appena pubblicato da KiteEdizioni. Un albo illustrato che con delicatezza e tenerezza ci porta nel mondo di Boris, un bambino-axolotl adottato da una coppia di esseri umani che ogni tanto sente la mancanza della palude.
I nostri ospiti della settimana
Davide Cali e Marco Soma (autore e illustratore) presentano il loro ultimo libro appena pubblicato da KiteEdizioni. Un albo illustrato che con delicatezza e tenerezza ci porta nel mondo di Boris, un bambino-axolot adottato da una coppia di esseri umani che ogni tanto sente la mancanza della palude.
Davide Cali e Marco Soma (autore e illustratore) presentano il loro ultimo libro appena pubblicato da KiteEdizioni. Un albo illustrato che con delicatezza e tenerezza ci porta nel mondo di Boris, un bambino-axolot adottato da una coppia di esseri umani che ogni tanto sente la mancanza della palude.
I nostri ospiti della settimana
Intervista del 12 settembre 2016 all'artista, slavista e archeologa austriaca Brigitta Mader, in occasione dell' inaugurazione della sua mostra di collage GYPS FULVUS presso il Museo delle saline, nel Parco naturale delle Saline di Sicciole (Fontanigge) venerdi, 16 settembre 2016. http://www.brigittamader.com/
Intervista del 12 settembre 2016 all'artista, slavista e archeologa austriaca Brigitta Mader, in occasione dell' inaugurazione della sua mostra di collage GYPS FULVUS presso il Museo delle saline, nel Parco naturale delle Saline di Sicciole (Fontanigge) venerdi, 16 settembre 2016. http://www.brigittamader.com/
I nostri ospiti della settimana
Come fare a crescere bambini felici ed essere genitori sereni? Ce ne parla in questa Intervista Jessica Joelle Alexander, giornalista americana, laureata in psicologia, e autrice, insieme a Iben Dissing Sandahl, psicoterapeuta specializzata in terapia dell'esposizione narrativa, del libro "Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni" (‘The Danish Way of Parenting: A Guide to Raising the Happiest Kids in the World’-2014), uscito a settembre nella versione italiana per Newton Compton Editori, di cui ed la pubblicazione in lingua slovena e prevista per maggio 2017. http://thedanishway.com/ http://www.jessicajoellealexander.com/
Come fare a crescere bambini felici ed essere genitori sereni? Ce ne parla in questa Intervista Jessica Joelle Alexander, giornalista americana, laureata in psicologia, e autrice, insieme a Iben Dissing Sandahl, psicoterapeuta specializzata in terapia dell'esposizione narrativa, del libro "Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni" (‘The Danish Way of Parenting: A Guide to Raising the Happiest Kids in the World’-2014), uscito a settembre nella versione italiana per Newton Compton Editori, di cui ed la pubblicazione in lingua slovena e prevista per maggio 2017. http://thedanishway.com/ http://www.jessicajoellealexander.com/
I nostri ospiti della settimana
Che cosa sono i DSA, come si manifestano e con quali strategie si affrontano? In occasione della Settimana europea della Dislessia (4 - 10 ottobre 2016) abbiamo incontrato Aleksandra Turk Haskič, logopedista del Centro per la comunicazione, l'udito e la pronuncia di Portorose.
Che cosa sono i DSA, come si manifestano e con quali strategie si affrontano? In occasione della Settimana europea della Dislessia (4 - 10 ottobre 2016) abbiamo incontrato Aleksandra Turk Haskič, logopedista del Centro per la comunicazione, l'udito e la pronuncia di Portorose.
I nostri ospiti della settimana
WHAT'S NEXT? LA DIRETTA DAL NEXT 2016, IL SALONE EUROPEO DELLA RICERCA SCIENTIFICA A TRIESTE DALLE 10.30 ALLE 12.30 a cura di e con Miriam Monica e Veronica Ruberti. "UOMANO POST-UMANO": VERSO L'HOMO TECHNOLOGICUS? Questo il tema trattato al NEXT dal 23 al 25 settembre 2016. Abbiamo avuto il piacere di ascoltare le esperienze di alcuni degli ospiti dell'evento: Antonio De Simone, professore responsabile MathLab della SISSA di Trieste che ci ha introdotto il tema dei microrobot che vengono dal mare; Simona Cerrato, specializzata in fisica cosmica della SISSA MEDIALAB, ci ha illustrato le attivita presentate al NEXT dalla SISSA (Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati di Trieste); Franco Malerba, primo astronauta italiano a volare nello spazio il 31 luglio 1992; Diana Höbel attrice e autrice dello spettacolo "Paolo Budinich e i paradossi dell'avventura"; Eliana Liotta giornalista e autrice del libro "La dieta Smartfood", la prima dieta italiana con un marchio scientifico; Giancarlo Tilrelli, docente di Otorinolaringolatria e direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell'Ospedale di Cattinara a Trieste, che ci ha proiettato in un viaggio alla scoperta delle tecnologie avanzate delle chirurgia del Terzo Millennio, Leo Brattoli, capo ufficio stampa dell'Area Science Park di Trieste, che ci ha presentato le loro attivita alla Citta della conoscienza di Piazza Unita d'italia insieme a Raffaella Clima e Micol Cossi Sadoch; Marco Baruzzo dell' ICTP (The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics). http://www.triestenext.it/
WHAT'S NEXT? LA DIRETTA DAL NEXT 2016, IL SALONE EUROPEO DELLA RICERCA SCIENTIFICA A TRIESTE DALLE 10.30 ALLE 12.30 a cura di e con Miriam Monica e Veronica Ruberti. "UOMANO POST-UMANO": VERSO L'HOMO TECHNOLOGICUS? Questo il tema trattato al NEXT dal 23 al 25 settembre 2016. Abbiamo avuto il piacere di ascoltare le esperienze di alcuni degli ospiti dell'evento: Antonio De Simone, professore responsabile MathLab della SISSA di Trieste che ci ha introdotto il tema dei microrobot che vengono dal mare; Simona Cerrato, specializzata in fisica cosmica della SISSA MEDIALAB, ci ha illustrato le attivita presentate al NEXT dalla SISSA (Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati di Trieste); Franco Malerba, primo astronauta italiano a volare nello spazio il 31 luglio 1992; Diana Höbel attrice e autrice dello spettacolo "Paolo Budinich e i paradossi dell'avventura"; Eliana Liotta giornalista e autrice del libro "La dieta Smartfood", la prima dieta italiana con un marchio scientifico; Giancarlo Tilrelli, docente di Otorinolaringolatria e direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell'Ospedale di Cattinara a Trieste, che ci ha proiettato in un viaggio alla scoperta delle tecnologie avanzate delle chirurgia del Terzo Millennio, Leo Brattoli, capo ufficio stampa dell'Area Science Park di Trieste, che ci ha presentato le loro attivita alla Citta della conoscienza di Piazza Unita d'italia insieme a Raffaella Clima e Micol Cossi Sadoch; Marco Baruzzo dell' ICTP (The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics). http://www.triestenext.it/
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SPICCHIO DI SCIENZA intervista Pietro Aliprandi, unico candidato italiano per la missione MarsOne.
SPICCHIO DI SCIENZA intervista Pietro Aliprandi, unico candidato italiano per la missione MarsOne.
I nostri ospiti della settimana
A SPICCHIO DI SCIENZA si fa un passo indietro con "La storia della vita. Dal brodo primordiale ai giorni nostri", il libro scritto da Sandro Natalini per Editoriale Scienza.
A SPICCHIO DI SCIENZA si fa un passo indietro con "La storia della vita. Dal brodo primordiale ai giorni nostri", il libro scritto da Sandro Natalini per Editoriale Scienza.
I nostri ospiti della settimana
Rita Covello, napoletana doc, architetto e velista, autrice di "Napoli al femminile" (Morellini Editore) ci porta alla scoperta della sua citta', unica e femminile come poche al mondo.
Rita Covello, napoletana doc, architetto e velista, autrice di "Napoli al femminile" (Morellini Editore) ci porta alla scoperta della sua citta', unica e femminile come poche al mondo.
I nostri ospiti della settimana
L'Arcipelago delle meraviglie e una mostra e una serie di eventi per ricordare Paolo Budinich nel centenario della nascita. (Sala Veruda, piazza Piccola, Trieste 27 agosto – 25 settembre 2016. Tutti i giorni dalle 10 alle 20. Inaugurazione: 26 agosto, ore 19).. Ce la presenta Simona Cerrato, fisica della SISSA MEDIALAB di Trieste. " Uomo di scienza e cultura, Budinich ha forgiato la Trieste di oggi, conosciuta nel mondo come la citta della scienza. Dopo la Seconda guerra mondiale, Trieste si ritrova una piccola citta ai margini di un paese da ricostruire. Senza una precisa vocazione. Budinich sceglie la scienza: internazionale, solidale, capace di rompere e superare le barriere. Principi che sono oggi piu necessari che mai. Fonda, insieme a un manipolo di visionari, una serie di centri scientifici internazionali, tra cui la SISSA e porta a Trieste l’avanguardia della divulgazione per condividere con tutti la scienza nel suo divenire. Sempre con uno spirito disinteressato, con un occhio verso l’Europa e il mondo, verso un orizzonte ampio e libero. La mostra e realizzata da Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e Immaginario Scientifico, in collaborazione con l’Universita di Trieste, il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” (ICTP), The World Academy of Sciences (TWAS), la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Liberta delle Scienze (FIT), con il contributo del Comune di Trieste." (dal link: https://www.sissa.it/news/larcipelago-delle-meraviglie)
L'Arcipelago delle meraviglie e una mostra e una serie di eventi per ricordare Paolo Budinich nel centenario della nascita. (Sala Veruda, piazza Piccola, Trieste 27 agosto – 25 settembre 2016. Tutti i giorni dalle 10 alle 20. Inaugurazione: 26 agosto, ore 19).. Ce la presenta Simona Cerrato, fisica della SISSA MEDIALAB di Trieste. " Uomo di scienza e cultura, Budinich ha forgiato la Trieste di oggi, conosciuta nel mondo come la citta della scienza. Dopo la Seconda guerra mondiale, Trieste si ritrova una piccola citta ai margini di un paese da ricostruire. Senza una precisa vocazione. Budinich sceglie la scienza: internazionale, solidale, capace di rompere e superare le barriere. Principi che sono oggi piu necessari che mai. Fonda, insieme a un manipolo di visionari, una serie di centri scientifici internazionali, tra cui la SISSA e porta a Trieste l’avanguardia della divulgazione per condividere con tutti la scienza nel suo divenire. Sempre con uno spirito disinteressato, con un occhio verso l’Europa e il mondo, verso un orizzonte ampio e libero. La mostra e realizzata da Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e Immaginario Scientifico, in collaborazione con l’Universita di Trieste, il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” (ICTP), The World Academy of Sciences (TWAS), la Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Liberta delle Scienze (FIT), con il contributo del Comune di Trieste." (dal link: https://www.sissa.it/news/larcipelago-delle-meraviglie)
I nostri ospiti della settimana
Intervista a Davide Zoccolan, professore della SISSA di Trieste, che dirige il laboratorio di neuroscienze visive. Ci racconta delle sue ricerche nell'ambito della scienza e quali sono le ricerche che vengono condotto nel laboratorio. link utili: http://people.sissa.it/~zoccolan/VisionLab/Home.html, http://www.lescienze.it/lanci/2012/03/08/news/sissa_cervello_come_riconosciamo_gli_oggetti_-896308/
Intervista a Davide Zoccolan, professore della SISSA di Trieste, che dirige il laboratorio di neuroscienze visive. Ci racconta delle sue ricerche nell'ambito della scienza e quali sono le ricerche che vengono condotto nel laboratorio. link utili: http://people.sissa.it/~zoccolan/VisionLab/Home.html, http://www.lescienze.it/lanci/2012/03/08/news/sissa_cervello_come_riconosciamo_gli_oggetti_-896308/
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Intervista dell' 11 gennaio 2016 a Paola Rodari, project manager e docente delle Masterclass della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati). http://jcom.sissa.it/masterclasses/ http://mcs.sissa.it/docente/paola-rodari
Intervista dell' 11 gennaio 2016 a Paola Rodari, project manager e docente delle Masterclass della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati). http://jcom.sissa.it/masterclasses/ http://mcs.sissa.it/docente/paola-rodari
I nostri ospiti della settimana
Intervista ad Antonello Mallamaci, Professore Associato di Biologia Molecolare alla SISSA di Trieste, che ci parla di neuroembriologia e delle sue esperienze e ricerche in questo ambito. http://lccd.sissa.it/people/antonello-mallamaci
Intervista ad Antonello Mallamaci, Professore Associato di Biologia Molecolare alla SISSA di Trieste, che ci parla di neuroembriologia e delle sue esperienze e ricerche in questo ambito. http://lccd.sissa.it/people/antonello-mallamaci
I nostri ospiti della settimana
Intervista ad Andrea Mizzau, il direttore artistico del Pordenone Blues Festival, che inizia oggi, 18 luglio 2016. Andrea ci presenta il ricco programma del festival, giunto alla 25a edizione, al quale potete dare un'occhiata anche alla pagina in internet: http://www.pordenonebluesfestival.it/
Intervista ad Andrea Mizzau, il direttore artistico del Pordenone Blues Festival, che inizia oggi, 18 luglio 2016. Andrea ci presenta il ricco programma del festival, giunto alla 25a edizione, al quale potete dare un'occhiata anche alla pagina in internet: http://www.pordenonebluesfestival.it/
I nostri ospiti della settimana
Oggi, giovedi 14 luglio alle 18.00, Stefano Mancuso, scienziato di fama mondiale, sara ospite di "Colloqui dell’Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga", rassegna promossa dalla Livio Felluga per festeggiare i 60 anni della celebre etichetta, condotta dalla giornalista Margherita Reguitti nell'Abbazia di Rosazzo in provincia di Udine. "Viaggio nel linguaggio delle piante" e il titolo dell'appuntamento nel quale Stefano Mancuso, una tra le massime autorita mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, condurra il pubblico attraverso l'affascinante scoperta e conoscenza della rete esistente nel mondo vegetale di condivisione di informazioni, scelta decisionale e altre forme di scambio di dati e saperi. Stefano Mancuso e Accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili, ha fondato e dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell’Universita di Firenze. Oltre che in Italia tiene corsi universitari in Giappone, Svezia e Francia ed e membro fondatore della International Society for Plant Signaling & Behavior. Il New Yorker lo ha incluso tra i ‘world changers' (ovvero tra quelli che cambiano il Mondo) e la Repubblica tra i 20 italiani ‘destinati a cambiarci la vita’. Nel 2013 aveva presentato i suoi studi nel libro Verde brillante. Sensibilita e intelligenza del mondo vegetale (con Alessandra Viola, Giunti Editore. Tradotto finora in inglese, tedesco e spagnolo, ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica sezione Scienze matematiche, fisiche e naturali assegnato nel 2013 dall’Associazione Italiana del Libro e il Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti Sezione Ecologia e Paesaggio, XXXII Edizione 2014. Gli altri suoi libri sono: UOMINI che amano le piante. Storie di scienziati del mondo vegetale e BIODIVERSI. Stefano Mancuso e un Divulgatore appassionato, partecipa a festival scientifici, incontri con le scuole, trasmissioni televisive, ed e autore di centinaia di pubblicazioni su riviste internazionali. A gennaio ha partecipato al Congresso del Futuro a Santiago in Chile … e questa mattina, abbiamo avuto il piacere di sentirlo sulle frequenze di Radio Capodistria.
Oggi, giovedi 14 luglio alle 18.00, Stefano Mancuso, scienziato di fama mondiale, sara ospite di "Colloqui dell’Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga", rassegna promossa dalla Livio Felluga per festeggiare i 60 anni della celebre etichetta, condotta dalla giornalista Margherita Reguitti nell'Abbazia di Rosazzo in provincia di Udine. "Viaggio nel linguaggio delle piante" e il titolo dell'appuntamento nel quale Stefano Mancuso, una tra le massime autorita mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, condurra il pubblico attraverso l'affascinante scoperta e conoscenza della rete esistente nel mondo vegetale di condivisione di informazioni, scelta decisionale e altre forme di scambio di dati e saperi. Stefano Mancuso e Accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili, ha fondato e dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell’Universita di Firenze. Oltre che in Italia tiene corsi universitari in Giappone, Svezia e Francia ed e membro fondatore della International Society for Plant Signaling & Behavior. Il New Yorker lo ha incluso tra i ‘world changers' (ovvero tra quelli che cambiano il Mondo) e la Repubblica tra i 20 italiani ‘destinati a cambiarci la vita’. Nel 2013 aveva presentato i suoi studi nel libro Verde brillante. Sensibilita e intelligenza del mondo vegetale (con Alessandra Viola, Giunti Editore. Tradotto finora in inglese, tedesco e spagnolo, ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica sezione Scienze matematiche, fisiche e naturali assegnato nel 2013 dall’Associazione Italiana del Libro e il Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti Sezione Ecologia e Paesaggio, XXXII Edizione 2014. Gli altri suoi libri sono: UOMINI che amano le piante. Storie di scienziati del mondo vegetale e BIODIVERSI. Stefano Mancuso e un Divulgatore appassionato, partecipa a festival scientifici, incontri con le scuole, trasmissioni televisive, ed e autore di centinaia di pubblicazioni su riviste internazionali. A gennaio ha partecipato al Congresso del Futuro a Santiago in Chile … e questa mattina, abbiamo avuto il piacere di sentirlo sulle frequenze di Radio Capodistria.
I nostri ospiti della settimana
Anche quest'anno il Festival di musica e cultura popolare mediterranea e del mondo lusofono, alla sua XXIVesima edizione, fa tappa a Rovigno (13 e 14 luglio) e a Pirano (15 e 16 luglio). Maria Rolli, coordinatrice della manifestazione, presenta le quattro serate istrane.
Anche quest'anno il Festival di musica e cultura popolare mediterranea e del mondo lusofono, alla sua XXIVesima edizione, fa tappa a Rovigno (13 e 14 luglio) e a Pirano (15 e 16 luglio). Maria Rolli, coordinatrice della manifestazione, presenta le quattro serate istrane.
I nostri ospiti della settimana
Sono venute a trovarci in studio Vera Mrak, organizzatrice della Giornata della Lavanda a Belvedere presso Isola (25 giugno 2016), e Miranda Roj, sua collaboratrice, per presentarci l'evento. https://www.facebook.com/events/1089459591121930/
Sono venute a trovarci in studio Vera Mrak, organizzatrice della Giornata della Lavanda a Belvedere presso Isola (25 giugno 2016), e Miranda Roj, sua collaboratrice, per presentarci l'evento. https://www.facebook.com/events/1089459591121930/
I nostri ospiti della settimana
Bellezza e simpatia non sono le uniche doti di Angelica Zacchigna, 22 anni, istriana di Daila (Cittanova), la nuova Miss Croazia 2016 ospite a Radio Capodistria a pochi giorni dalla vittoria al concorso che la portera' a Washington per partecipare all'elezione di Miss Mondo.
Bellezza e simpatia non sono le uniche doti di Angelica Zacchigna, 22 anni, istriana di Daila (Cittanova), la nuova Miss Croazia 2016 ospite a Radio Capodistria a pochi giorni dalla vittoria al concorso che la portera' a Washington per partecipare all'elezione di Miss Mondo.
I nostri ospiti della settimana
Maria Giovanna Luini, scrittrice e medico, racconta il suo ultimo libro "La luce che brilla sui tetti" (Tea), un romanzo intenso che parla di amore, guarigione e nuove dimensioni.
Maria Giovanna Luini, scrittrice e medico, racconta il suo ultimo libro "La luce che brilla sui tetti" (Tea), un romanzo intenso che parla di amore, guarigione e nuove dimensioni.
I nostri ospiti della settimana
Sabato 18 giugno... la notte magica del libro e della lettura, anche a Trieste alla libreria In Der Tat.
Sabato 18 giugno... la notte magica del libro e della lettura, anche a Trieste alla libreria In Der Tat.
I nostri ospiti della settimana
GORAN VOJNOVIĆ INTERVISTA DEL 1 FEBBRAIO 2016 Domani, mercoledi 8 giugno 2016 alle18, nella sala di lettura della Libreria Minerva di via san Nicolo 20 a Trieste, verra presentato il libro "Cefuri Raus! Feccia del sud via da qui" di Goran Vojnovic, pubblicato da Forum. L'autore dialoghera con la regista Sabrina Morena, lo scrittore e regista Marko Sosič, la curatrice e traduttrice del libro Patrizia Raveggi. Qui sotto ho tradotto gli interventi dello scrittore nell'intervista del 1 febbraio 2016 il cui tema era il suo romanzo "Čefuri Raus!". Goran Vojnović: Nel romanzo Čefuri raus! E' stata proprio la lingua usata a creare il romanzo. Se avessi dovuto scriverlo in uno sloveno letterario probabilmente non l'avrei mai scritto. Nel momento in cui mi e venuta l’idea di scriverlo nella lingua in cui questi ragazzini parlano, o meglio parlavano, perché da quella volta la lingua e cambiata, questi ragazzini, o il ragazzo protagonista che racconta questa storia, che parla il suo slang mescolato ad alcune delle lingue slave meridionali, soltanto in quel momento la storia mi e sembrata vera. Mi e sembrato solo in quel momento che chi l’avrebbe letta, ci avrebbe creduto. Goran: Questa miscela linguistica, ha come base lo slang di Lubiana, che si usava quel periodo, ma, in all’interno di questo slang, si usano, in quanto la maggiorparte di questi ragazzini e anche noi che siamo cresciuti in questo ambiente (Nota: Goran fa riferimento alla zona di Fužine di Lubiana, dove la maggioranza degli abitanti proviene dai Paesi dell’Ex-Yugoslavia), a casa parlavamo un’altra lingua, e poi a scuola, al parco giochi, o davanti al condominio queste lingue hanno iniziato a mescolarsi vivacemente, divenendo a mio parere una fortunata miscela, molto ricca e molto specifica’ particolare, con la quale si riusciva ad esprimere tante cose in un modo abbastanza diverso, che nella lingua letteraria slovena. Goran: Si, ci sono stati altri autori, che hanno provato a scrivere in lingue diverse dalla lingua letteraria slovena, ma forse non in questo modo: devo dire che, io avevo il vantaggio di parlare questa lingua. Nei romanzi avevano gia sperimentato a mescolare varie lingue, ma in questo slang, lo slang dei giovani, non potevi scrivere, se tu stesso non lo parlavi. Goran: Mentre lo stavo scrivendo, volevo che il lettore avesse la sensazione che qualcuno gli stesse raccontando la storia, che tutte le frasi fossero come se veramente fossero dette da un diciasettenne di Fužine. Ho dato forma alla lingua, come se fosse un dialogo per un film, e molte volte mi ripetevo queste frasi ad alta voce, affinché il tutto risultasse convincente. Goran: In questo romanzo, c’e poco di inventato. Ed e lontano dall’essere autobiografico, ma ho raggruppato un gran numero di personaggi, storie, dei racconti, ricordi miei… gli ho riuniti in una storia. Tutti questi personaggi hanno una certa base nella realta, ma sono poi adattati a cio che la storia vuole raccontare; com’e il personaggio, com’e la sua famiglia, e tutto romanzato. Il personaggio principale ha certe similitudini con l’autore, ovvero si allena a giocare a pallacanestro, cresce in una famiglia simile a quella nella quale sono cresciuto io, poi ci sono delle cose assolutamente differenti. Quindi il tutto non e inventato, ma composto, messo insieme in una storia. Goran: Sto riflettendo: nello scrivere c’e sempre una miscela: da una parte osservi il mondo e dall’altra scavi dentro te e nei ricordi personali. Nel primo romanzo, non si osserva tanto, ma andando avanti, nei seguenti libri sempre di piu, sempre di piu ti guardi dentro e vedi come questo mondo fa eco in te. Cosa ti lascia dentro. Non quello che vedi al di fuori, ma quello che poi con una certa distanza vedi quando ne hai gia dimenticato qualcosa, qualcosa hai aggiunto, cio che scrivo e un riflesso di questo mondo reale, dove lo specchio sono io. Goran: Non si tratta di un racconto documentario, anche se la storia di “Čefuri Raus!” sembra sia una sorta di documentario, ma non lo e, neanche lontanamente. Mi sono impegnato a farlo sembrare tale, cosi convincente, ma si tratta di un mondo che ho raccolto in me per 22 anni, non e l’immagine di quello che ho visto in un momento dalla finestra: e la mia esperienza di 22 anni di vita a Fužine, quest’esperienza da “čefur”, questa “čefurita”. (čefur : appellativo con cui gli sloveni chiamano spesso un abitante della Slovenia originario dei Paesi dell’Ex-Yugoslavia; si carica spesso d'una connotazione spregiativa.) E’ un’esperienza di vita in questo mondo multiculturale, tutto questo poi fuso nella storia; come se succedesse tutto in un paio di giorni d’estate. Goran: Fužine e una parte di Lubiana, ma in qualche modo, funziona come se fosse un mondo a parte; specialmente quando cresci, la maggiorparte dei tuoi amici, conoscenti, e la, e ti fermi la, e diventa una sorta di luogo tuo, la tua citta. E percio, e un po’ difficile dire,… beh certo, ufficialmente sono cresciuto a Lubiana, pero la maggiorparte dei miei amici, noi, siamo cresciuti a Fužine, ed abbiamo considerato questa la nostra citta. Quando andavamo a Lubiana eravamo quasi degli stranieri: e comunque un po’ distante, ci sono altre facce, non e poi piu cosi multiculturale, specialmente in quel periodo, oggi ci sono tanti turisti, e differente. Ma questa differenza esiste: l’atmosfera a Fužine e differente di quella del centro cittadino di Lubiana. Ha un ché di rurale e urbano mescolati insieme, che e caratteristico per Fužine. Goran: C’e una specie di confine invisibile dalle parti del Nanos…cambia il clima (nota: si parla della distanza fra la costa e Lubiana nell’intervista) Goran: Il problema di Lubiana, e della Slovenia, e che e distante da diverse parti della Slovenia, non soltanto dalla costa…anche alla gente, che abita vicino a Lubiana, Lubiana sembra distante. E questo problema mi sembra intensificarsi nel corso degli anni. Questo e difficile da comprendere, specialmente a noi che siamo di Lubiana, il perché di questa situazione, ma e cosi, che questa sensazione che Lubiana sia qualcosa di distante, anche se e proprio dietro l’angolo, e un po’ la peculiarita del nostro ambiente. Goran: Quando sono cresciuto io, negli anni ’90, il čefur era chiunque avesse un qualsiasi legame con il meridione: con la Croazia, con la Bosnia, soprattutto con la Bosnia e Serbia. Ossia, o erano i tuoi genitori che erano di la, o eri tu, che eri nato la, oppure il tuo cognome finiva in “-ić”, in ogni caso, eri un čefur, venivi definito cosi, e con questo dovevi viverci. Oggi, mi sembra, che le cose siano abbastanza diverse e il čefur e un segno pop-culturale, un modo di una cultura popolare: nel modo di comportarsi, di vestire. Una cultura… E cosi, molti giovani anche decidono di essere čefuri. Parliamo della seconda,terza generazione, che in verita possono essere anche sloveni, se vogliono. Non e che siano riconoscibili in alcun modo, nessuno li obbliga a esserlo, ma alcuni decidono di essere čefuri in un determinato momento, magari per qualche anno, e poi sono dinuovo qualcosa d’altro. Goran: E poi, ora c’e anche questa differenza fra i čefuri e i migranti, i profughi di adesso, i migranti dall’Africa, dalla Cina: il čefur puo scegliere di esserlo o no. Niente lo distingue nel vederlo. Lui sceglie di avere un’altra identita oppure di nasconderla. Un africano che arriva in Slovenia non puo nascondere il suo essere, la gente che arriva adesso dalla Siria e dall’Afganistan, non puo nascondere il suo essere, o scegliere di essere diversi, loro arrivano, e sono diversi, la gente li vede come diversi. E qua, i čefuri hanno un lieve vantaggio, specialmente la seconda e terza generazione. Goran: A Pirano, e gia da una decina d’anni che ci passo l’estate, ma anche altri periodi dell’anno. E’ difficile non innamorarsi di Pirano, penso che tutti lo sappiamo. Ma non solo di Pirano, ma di tutta la costa slovena, di quella istriana. Chiunque abbia qualunque tipo di legame con questa zona, che non sia solo il venire ogni tanto a visitarla e a farci una nuotata, ce l’ha a cuore. Mia mamma e di Pola, e quindi questo legame con l’Istria per me e sempre esistito, e ho trovato a Pirano solo una storia, una storia che mi portavo dentro, e ho trovato la possibilita, il modo per raccontarla. Goran: Mio papa viene dalla Bosnia. Anche i genitori di mia mamma vengono dalla Bosnia, che sono arrivati nei primi anni ’50, nel ’53, a Buie e poi a Pola. E cosi, in famiglia, e gia presente questo concetto di migrazione. Da piu generazioni, dalla parte della mamma, si sono spostati da stato in stato; sono il primo, per il momento, a non rispettare questa regola. Goran: E sono sempre stato attratto, incuriosito, dalla storia delle citta, che in un momento hanno cambiato i propri abitanti. Questi processi che dopo restano: nonostante, che forse alle volte succede che se ne vada tutta la citta e arrivino nuovi abitanti, succede che la cultura non venga cambiata interamente, ma viene mantenuto un qualcosa di quella cultura. Si crea una miscela interessante. E penso, che cio in Istria, nell’ Istria slovena, nella zona del litorale, si veda benissimo. Si crea una miscela di culture, che a me, visto che ho vissuto a Fužine, e molto vicina. Goran: Penso, che sempre di piu il mondo diventa il mondo dei “čefuri”: oggigiorno e piu facile spostarsi, nonostante tutti i fili spinati, non fermeremo cio. Penso anzi, che ce ne sara sempre di piu, per motivi diversi, la gente continuera a trasferirsi, a migrare. Queste culture, le culture si mescoleranno, e bisogna trovare, pensare di trovare il modo di vivere con cio. Noi cominceremo pian piano a vivere in un continuo cambiamento. Gia ora e in un certo senso cosi. Non ci sara piu un periodo di 50 anni in cui rimane tutto immutato, e poi arriva una guerra, poi cambia un po’, e poi altri 50 anni ancora…ora le cose cambieranno di continuo. Goran: E la nostra prima reazione e quella di tornare alle tradizioni: il mondo, l’Europa sta ritornando alle tradizioni, perché cerca un rifugio. Pero cio, e a breve durata. Questa e paura. E la prima cosa alla quale possiamo aggrapparci, la tradizione, i valori tradizionali. Ma questo durera ben poco: non potremmo porre resistenza con la tradizione ai mutamenti, dovremmo trovare un altro modo. Goran: Grazie anche a voi.
GORAN VOJNOVIĆ INTERVISTA DEL 1 FEBBRAIO 2016 Domani, mercoledi 8 giugno 2016 alle18, nella sala di lettura della Libreria Minerva di via san Nicolo 20 a Trieste, verra presentato il libro "Cefuri Raus! Feccia del sud via da qui" di Goran Vojnovic, pubblicato da Forum. L'autore dialoghera con la regista Sabrina Morena, lo scrittore e regista Marko Sosič, la curatrice e traduttrice del libro Patrizia Raveggi. Qui sotto ho tradotto gli interventi dello scrittore nell'intervista del 1 febbraio 2016 il cui tema era il suo romanzo "Čefuri Raus!". Goran Vojnović: Nel romanzo Čefuri raus! E' stata proprio la lingua usata a creare il romanzo. Se avessi dovuto scriverlo in uno sloveno letterario probabilmente non l'avrei mai scritto. Nel momento in cui mi e venuta l’idea di scriverlo nella lingua in cui questi ragazzini parlano, o meglio parlavano, perché da quella volta la lingua e cambiata, questi ragazzini, o il ragazzo protagonista che racconta questa storia, che parla il suo slang mescolato ad alcune delle lingue slave meridionali, soltanto in quel momento la storia mi e sembrata vera. Mi e sembrato solo in quel momento che chi l’avrebbe letta, ci avrebbe creduto. Goran: Questa miscela linguistica, ha come base lo slang di Lubiana, che si usava quel periodo, ma, in all’interno di questo slang, si usano, in quanto la maggiorparte di questi ragazzini e anche noi che siamo cresciuti in questo ambiente (Nota: Goran fa riferimento alla zona di Fužine di Lubiana, dove la maggioranza degli abitanti proviene dai Paesi dell’Ex-Yugoslavia), a casa parlavamo un’altra lingua, e poi a scuola, al parco giochi, o davanti al condominio queste lingue hanno iniziato a mescolarsi vivacemente, divenendo a mio parere una fortunata miscela, molto ricca e molto specifica’ particolare, con la quale si riusciva ad esprimere tante cose in un modo abbastanza diverso, che nella lingua letteraria slovena. Goran: Si, ci sono stati altri autori, che hanno provato a scrivere in lingue diverse dalla lingua letteraria slovena, ma forse non in questo modo: devo dire che, io avevo il vantaggio di parlare questa lingua. Nei romanzi avevano gia sperimentato a mescolare varie lingue, ma in questo slang, lo slang dei giovani, non potevi scrivere, se tu stesso non lo parlavi. Goran: Mentre lo stavo scrivendo, volevo che il lettore avesse la sensazione che qualcuno gli stesse raccontando la storia, che tutte le frasi fossero come se veramente fossero dette da un diciasettenne di Fužine. Ho dato forma alla lingua, come se fosse un dialogo per un film, e molte volte mi ripetevo queste frasi ad alta voce, affinché il tutto risultasse convincente. Goran: In questo romanzo, c’e poco di inventato. Ed e lontano dall’essere autobiografico, ma ho raggruppato un gran numero di personaggi, storie, dei racconti, ricordi miei… gli ho riuniti in una storia. Tutti questi personaggi hanno una certa base nella realta, ma sono poi adattati a cio che la storia vuole raccontare; com’e il personaggio, com’e la sua famiglia, e tutto romanzato. Il personaggio principale ha certe similitudini con l’autore, ovvero si allena a giocare a pallacanestro, cresce in una famiglia simile a quella nella quale sono cresciuto io, poi ci sono delle cose assolutamente differenti. Quindi il tutto non e inventato, ma composto, messo insieme in una storia. Goran: Sto riflettendo: nello scrivere c’e sempre una miscela: da una parte osservi il mondo e dall’altra scavi dentro te e nei ricordi personali. Nel primo romanzo, non si osserva tanto, ma andando avanti, nei seguenti libri sempre di piu, sempre di piu ti guardi dentro e vedi come questo mondo fa eco in te. Cosa ti lascia dentro. Non quello che vedi al di fuori, ma quello che poi con una certa distanza vedi quando ne hai gia dimenticato qualcosa, qualcosa hai aggiunto, cio che scrivo e un riflesso di questo mondo reale, dove lo specchio sono io. Goran: Non si tratta di un racconto documentario, anche se la storia di “Čefuri Raus!” sembra sia una sorta di documentario, ma non lo e, neanche lontanamente. Mi sono impegnato a farlo sembrare tale, cosi convincente, ma si tratta di un mondo che ho raccolto in me per 22 anni, non e l’immagine di quello che ho visto in un momento dalla finestra: e la mia esperienza di 22 anni di vita a Fužine, quest’esperienza da “čefur”, questa “čefurita”. (čefur : appellativo con cui gli sloveni chiamano spesso un abitante della Slovenia originario dei Paesi dell’Ex-Yugoslavia; si carica spesso d'una connotazione spregiativa.) E’ un’esperienza di vita in questo mondo multiculturale, tutto questo poi fuso nella storia; come se succedesse tutto in un paio di giorni d’estate. Goran: Fužine e una parte di Lubiana, ma in qualche modo, funziona come se fosse un mondo a parte; specialmente quando cresci, la maggiorparte dei tuoi amici, conoscenti, e la, e ti fermi la, e diventa una sorta di luogo tuo, la tua citta. E percio, e un po’ difficile dire,… beh certo, ufficialmente sono cresciuto a Lubiana, pero la maggiorparte dei miei amici, noi, siamo cresciuti a Fužine, ed abbiamo considerato questa la nostra citta. Quando andavamo a Lubiana eravamo quasi degli stranieri: e comunque un po’ distante, ci sono altre facce, non e poi piu cosi multiculturale, specialmente in quel periodo, oggi ci sono tanti turisti, e differente. Ma questa differenza esiste: l’atmosfera a Fužine e differente di quella del centro cittadino di Lubiana. Ha un ché di rurale e urbano mescolati insieme, che e caratteristico per Fužine. Goran: C’e una specie di confine invisibile dalle parti del Nanos…cambia il clima (nota: si parla della distanza fra la costa e Lubiana nell’intervista) Goran: Il problema di Lubiana, e della Slovenia, e che e distante da diverse parti della Slovenia, non soltanto dalla costa…anche alla gente, che abita vicino a Lubiana, Lubiana sembra distante. E questo problema mi sembra intensificarsi nel corso degli anni. Questo e difficile da comprendere, specialmente a noi che siamo di Lubiana, il perché di questa situazione, ma e cosi, che questa sensazione che Lubiana sia qualcosa di distante, anche se e proprio dietro l’angolo, e un po’ la peculiarita del nostro ambiente. Goran: Quando sono cresciuto io, negli anni ’90, il čefur era chiunque avesse un qualsiasi legame con il meridione: con la Croazia, con la Bosnia, soprattutto con la Bosnia e Serbia. Ossia, o erano i tuoi genitori che erano di la, o eri tu, che eri nato la, oppure il tuo cognome finiva in “-ić”, in ogni caso, eri un čefur, venivi definito cosi, e con questo dovevi viverci. Oggi, mi sembra, che le cose siano abbastanza diverse e il čefur e un segno pop-culturale, un modo di una cultura popolare: nel modo di comportarsi, di vestire. Una cultura… E cosi, molti giovani anche decidono di essere čefuri. Parliamo della seconda,terza generazione, che in verita possono essere anche sloveni, se vogliono. Non e che siano riconoscibili in alcun modo, nessuno li obbliga a esserlo, ma alcuni decidono di essere čefuri in un determinato momento, magari per qualche anno, e poi sono dinuovo qualcosa d’altro. Goran: E poi, ora c’e anche questa differenza fra i čefuri e i migranti, i profughi di adesso, i migranti dall’Africa, dalla Cina: il čefur puo scegliere di esserlo o no. Niente lo distingue nel vederlo. Lui sceglie di avere un’altra identita oppure di nasconderla. Un africano che arriva in Slovenia non puo nascondere il suo essere, la gente che arriva adesso dalla Siria e dall’Afganistan, non puo nascondere il suo essere, o scegliere di essere diversi, loro arrivano, e sono diversi, la gente li vede come diversi. E qua, i čefuri hanno un lieve vantaggio, specialmente la seconda e terza generazione. Goran: A Pirano, e gia da una decina d’anni che ci passo l’estate, ma anche altri periodi dell’anno. E’ difficile non innamorarsi di Pirano, penso che tutti lo sappiamo. Ma non solo di Pirano, ma di tutta la costa slovena, di quella istriana. Chiunque abbia qualunque tipo di legame con questa zona, che non sia solo il venire ogni tanto a visitarla e a farci una nuotata, ce l’ha a cuore. Mia mamma e di Pola, e quindi questo legame con l’Istria per me e sempre esistito, e ho trovato a Pirano solo una storia, una storia che mi portavo dentro, e ho trovato la possibilita, il modo per raccontarla. Goran: Mio papa viene dalla Bosnia. Anche i genitori di mia mamma vengono dalla Bosnia, che sono arrivati nei primi anni ’50, nel ’53, a Buie e poi a Pola. E cosi, in famiglia, e gia presente questo concetto di migrazione. Da piu generazioni, dalla parte della mamma, si sono spostati da stato in stato; sono il primo, per il momento, a non rispettare questa regola. Goran: E sono sempre stato attratto, incuriosito, dalla storia delle citta, che in un momento hanno cambiato i propri abitanti. Questi processi che dopo restano: nonostante, che forse alle volte succede che se ne vada tutta la citta e arrivino nuovi abitanti, succede che la cultura non venga cambiata interamente, ma viene mantenuto un qualcosa di quella cultura. Si crea una miscela interessante. E penso, che cio in Istria, nell’ Istria slovena, nella zona del litorale, si veda benissimo. Si crea una miscela di culture, che a me, visto che ho vissuto a Fužine, e molto vicina. Goran: Penso, che sempre di piu il mondo diventa il mondo dei “čefuri”: oggigiorno e piu facile spostarsi, nonostante tutti i fili spinati, non fermeremo cio. Penso anzi, che ce ne sara sempre di piu, per motivi diversi, la gente continuera a trasferirsi, a migrare. Queste culture, le culture si mescoleranno, e bisogna trovare, pensare di trovare il modo di vivere con cio. Noi cominceremo pian piano a vivere in un continuo cambiamento. Gia ora e in un certo senso cosi. Non ci sara piu un periodo di 50 anni in cui rimane tutto immutato, e poi arriva una guerra, poi cambia un po’, e poi altri 50 anni ancora…ora le cose cambieranno di continuo. Goran: E la nostra prima reazione e quella di tornare alle tradizioni: il mondo, l’Europa sta ritornando alle tradizioni, perché cerca un rifugio. Pero cio, e a breve durata. Questa e paura. E la prima cosa alla quale possiamo aggrapparci, la tradizione, i valori tradizionali. Ma questo durera ben poco: non potremmo porre resistenza con la tradizione ai mutamenti, dovremmo trovare un altro modo. Goran: Grazie anche a voi.