Predlogi
Ni najdenih zadetkov.
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Radio Capodistria
Infine è arrivata: la temuta tappa Masua-Buggerru. Per affrontarla degnamente i nostri ospiti hanno organizzato una giornata libera da visite, incontri o altri impegni e l’hanno sistemata in coda al nostro viaggio di conoscenza del CMSB, come abbiamo imparato a chiamare il Cammino Minerario di Santa Barbara, in modo che fossimo ben “in palla” con i muscoli allenati dai giorni precedenti. Per conto nostro abbiamo prudenzialmente optato per il tracciato definito come più agevole, che si presentava comunque con l’aspetto di una ripida salita dalla fine nascosta dietro la parte visibile dei monti. Timorosi ci siamo incamminati. Sergio ha tirato fuori dal bagaglio le sue bacchette da camminatore, riservate alle giornate più impegnative. La montagna ha però partorito un topolino: una giornata tranquilla, spesa in parte su qualche bellissima spiaggia, mentre qualche pellegrino nord europeo si faceva eroicamente il bagno. Per massima compiacenza del fato, il chiosco di bibite e panini chiuso presso il quale ci eravamo fermati verso l’una è stato raggiunto a sorpresa dai gestori che ci hanno rifornito di birre e panini al momento più opportuno. Cammina, cammina (non più di quattro ore in tutto) abbiamo raggiunto felicemente Buggerru, soddisfatti dell’ultima ora del nostro andare, trascorsa in un contesto spettacolare: il sentiero attraversa una macchia mediterranea verdissima che ci arriva alla vita, lasciandoci vedere il mare sulla sinistra, infinito sotto un cielo tersissimo.
Intervista alla nostra guida Nicola Calvia, che dopo anni passati all'estero ha visto nel cammino un'opportunità per restare in Sardegna.
Infine è arrivata: la temuta tappa Masua-Buggerru. Per affrontarla degnamente i nostri ospiti hanno organizzato una giornata libera da visite, incontri o altri impegni e l’hanno sistemata in coda al nostro viaggio di conoscenza del CMSB, come abbiamo imparato a chiamare il Cammino Minerario di Santa Barbara, in modo che fossimo ben “in palla” con i muscoli allenati dai giorni precedenti. Per conto nostro abbiamo prudenzialmente optato per il tracciato definito come più agevole, che si presentava comunque con l’aspetto di una ripida salita dalla fine nascosta dietro la parte visibile dei monti. Timorosi ci siamo incamminati. Sergio ha tirato fuori dal bagaglio le sue bacchette da camminatore, riservate alle giornate più impegnative. La montagna ha però partorito un topolino: una giornata tranquilla, spesa in parte su qualche bellissima spiaggia, mentre qualche pellegrino nord europeo si faceva eroicamente il bagno. Per massima compiacenza del fato, il chiosco di bibite e panini chiuso presso il quale ci eravamo fermati verso l’una è stato raggiunto a sorpresa dai gestori che ci hanno rifornito di birre e panini al momento più opportuno. Cammina, cammina (non più di quattro ore in tutto) abbiamo raggiunto felicemente Buggerru, soddisfatti dell’ultima ora del nostro andare, trascorsa in un contesto spettacolare: il sentiero attraversa una macchia mediterranea verdissima che ci arriva alla vita, lasciandoci vedere il mare sulla sinistra, infinito sotto un cielo tersissimo.
Intervista alla nostra guida Nicola Calvia, che dopo anni passati all'estero ha visto nel cammino un'opportunità per restare in Sardegna.